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NeuropsicomotricitÃ
NeuropsicomotricitÃ
Chi è il neuropsicomotricista?
Il neuropsicomotricista è una figura sanitaria che svolge, in collaborazione con l’equipe multidisciplinare di neuropsichiatria infantile e discipline dell’area pediatrica, interventi di prevenzione/educazione ed abilitazione/riabilitazione in bambini che presentano disabilità dello sviluppo (0-18).
A chi si rivolge?
L’intervento neuropsicomotorio è rivolto ed indicato nei casi di:
- Sindromi genetiche (sindrome di down, x -fragile etc…)
- Deficit sensoriali
- Patologie neuromotorie
- Disturbi della coordinazione motoria (disprassia, impaccio motorio)
- Disturbo pervasivo dello sviluppo (disturbi dello spettro autistico) e della regolazione emotivo-comportamentale
- Ritardo dello sviluppo psicomotorio
- Disabilità intellettive
- Disturbi da deficit dell’attenzione e/o iperattivitÃ
- Disturbi specifici dell’apprendimento
- Bisogni educativi speciali
A cosa serve la neuropsimotricità ?
E’ noto che il bambino, fin da neonato, impara gradualmente a muoversi, comunicare ed entrare in relazione con l’ambiente che lo circonda e con gli altri. Tuttavia, a causa di un disturbo o patologia è possibile che queste abilità non vengano sviluppate in maniera adeguata compromettendo anche altre aree di funzionamento. Da qui la necessità di un approccio terapeutico che vada a considerare il bambino come persona nel suo insieme, dove in uno spazio strutturato, può manifestare e realizzare sé stesso attraverso le proprie azioni (il gioco) per sviluppare capacità prassico-motorie, affettivo-relazionale, comunicativa-linguistica, cognitiva e comportamentale.
Come si struttura il percorso?
Il percorso neuropsicomotorio si struttura nel seguente modo:
- Valutazione iniziale: il primo incontro avverrà con i genitori per raccogliere tutte le informazioni e dati necessari; uno/due incontri saranno dedicati all’osservazione e alla valutazione del bambino per identificare gli obiettivi su cui lavorare e definire il percorso di lavoro
- Trattamento: dopo aver effettuato la valutazione e condiviso gli obiettivi da raggiungere iniziano gli incontri a cadenza settimanale
- Confronto con la scuola: è importante un confronto con le realtà sociali che il bambino vive quotidianamente per condividere obiettivi e modalità di lavoro e strutturare un percorso comune
- Rivalutazione: generalmente ogni sei mesi viene effettuata una nuova valutazione per verificare l’efficacia del percorso ed eventualmente ridefinire in caso di necessità .
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